Commento di fine stagione (19/05/2015)

Tra alti e bassi, vittorie e sconfitte, dimissioni e “new entry”… e il solito irrisolto problema

Aveva ragione il buon vecchio Einstein quando parlava della teoria della relatività. Mi trovo qui dopo 12 mesi a commentare ancora una volta una stagione calcistica finita e mi sembra che siano passate poche settimane; per molti dei nostri ragazzini desiderosi di entrare nel mondo degli adulti il tempo trascorre lentamente mentre per quelli della mia età fugge via molto velocemente.
E’ stata una stagione intensa che ha portato delle soddisfazioni, vedi il piazzamento dei giovanissimi vincitori del loro girone ed eliminati solo in semifinale del campionato provinciale, le richieste che sono giunte in società per alcuni nostri giocatori, ma soprattutto per il numero delle squadre iscritte ai vari tornei. Scuola Calcio una decina di elementi, i pulcini più di una dozzina, gli esordienti, i giovanissimi e gli allievi quindi circa 60 ragazzi che hanno frequentato il campo di via Caldara. Un grosso risultato di partecipazione considerando anche, se la memoria non mi tradisce, un paio di anni fa le squadre erano solamente tre. La futura riqualificazione del quartiere con l’assegnazione delle finalmente ristrutturate e speriamo velocemente assegnate case popolari, dovrebbe portare nuova linfa e gioventù nel quartiere e nella società. A maggior ragione questo deve avvenire anche perché molti dei ragazzi che hanno giocato con noi questo anno andranno in altri lidi, chi per limiti di età, chi per scelta propria (ovvia la voglia di poter giocare in un campionato ad 11) chi cambierà casacca. Ovvio che occorre una società che sappia immediatamente attrezzarsi a quanto di nuovo avverrà.
Anche il vostro cronista probabilmente sta scrivendo le ultime righe dei suoi commenti, non già perché non ne ha più voglia, ma perché il ragazzino (sic) che ha in casa pare sempre più deciso ad andare in altri lidi. Ovvio che anche chi scrive lo seguirà. Mi sembra giusto e doveroso. Quindi ringrazio anticipatamente tutta la società per avermi dato fiducia inserendomi nel consiglio della stessa, ma anche per avermi dato la possibilità di scrivere i commenti del lunedì cosa che mi ha divertito molto e soprattutto per avermi consentito di stare a contatto con questi ragazzini cosa che mi permette di invecchiare meno velocemente.
NOTE POSITIVE
Alzi la mano chi avrebbe previsto a settembre una stagione così positiva per i giovanissimi. Mr Vasquez aveva avuto in consegna un’eredità pesante dall’anno precedente, con un organico ridotto, senza un portiere di ruolo eppure, prima delle sue dimissioni, aveva collezionato 12 vittorie su altrettante partite, con le quali il risultato finale del torneo è stato ipotecato. Va sottolineata la valorizzazione di alcuni dei suoi giocatori richiesti da altre società. Con gli allievi mr Peso ha fatto quanto possibile, più della metà delle partite senza portiere di ruolo, quando lo ha potuto schierare, la squadra ha cambiato volto e ripreso fiducia, Bischi e compagnia hanno addirittura, dopo un’esaltante rimonta, sfiorato di andare alle fasi finali. Anche i Pulcini non erano partiti molto bene. Mr Michele è riuscito nel tempo a costruire una squadra molto ben equilibrata capace di fare un girone di ritorno di tutto rispetto. La nota più dolente viene dagli esordienti (anche loro senza portiere) autori di buone prestazioni ma anche di ricorrenti amnesie. Valorizzato anche qui un elemento richiesto da altra società. Mr Enzo sta invece plasmando i ragazzini più piccoli, quelli della scuola calcio, che si stanno comportando molto bene al torneo gioca goal. Qui ve ne sono tre che se proseguono con questo entusiasmo possono andare avanti. Auguri.
NOTE DOLENTI
Sul piano tecnico, cosa da non ripetere in futuro, il valzer degli allenatori, le dimissioni di alcuni di essi che hanno creato confusione nelle varie squadre, la probabile non riconferma di altri ha creato vuoti qua e là rappezzati alla belle meglio, e ne creerà altri. Tutto ciò insieme alla vicenda del rifacimento o meno del campo di gioco ha creato dissapori anche all’interno della società è inutile nasconderselo. Chiaro che nessuno può andare in casa d’altri a decidere e per di più a chiedere contributi considerando che la proprietà da anni, con coerenza, non ha mai dato segni di agire per la soluzione del problema. Si sono anche prodotti, in passato, progetti “faraoinici”, parlo anche dei costi, del tutto fuori dalla realtà del quartiere. Giustamente la Polisportiva aveva puntato “solamente” al rifacimento del campo. Per anni, come parafulmine, a queste richieste si erano identificate le varie amministrazioni comunali. Nel momento in cui il Comune di Bergamo ha confermato la propria disponibilità ad erogare a fondo perduto più della metà del costo del rifacimento, e la Polisportiva un altro corposo contributo, il re è rimasto nudo. La proposta di un’iniziativa di protesta, proposta e di festa che si era ipotizzata approvata dai genitori presenti nell’assemblea di gennaio, è stata bloccata sul nascere da alcune promesse a cui, ahimè, qualcuno, in buona fede, ha creduto e mentre in altre sedi (parere del tutto personale) si è temuto che potesse essere strumentalizzata e vista come un attentato di lesa maestà. Sono seguite altre promesse, altri incontri che non hanno portato a nulla, ma quel che peggio, hanno creato contrasti e dimissioni nella Polisportiva. Occorre aprirsi di più all’esterno, occorrono nuove forze per dare nuova linfa all’attività, trovare nuovi dirigenti, rafforzare il contatto con i genitori dei ragazzi, anche il quartiere di Carnovali è in trasformazione, tra poco arriveranno altre centinaia di residenti, decine di bambini, occorre anticipare il futuro, non subirlo, più facile a dirsi che a farlo, ma indispensabile.

Sergio Serantoni

P.S. Un abbraccio a Benny, Cristian, Jacopo, Matteo, Yordi, Raman, Daniel, Vincenzo, Paulito, Mentor, Papi, a mr Vasquez, a mr Fabio che mi hanno fatto divertire per otto mesi, un abbraccio anche al Presidente Carestia a cui rimangono le “gatte da pelare” un ruolo non facile il suo tenere sulla giusta rotta e rimanere fermo al timone della Polisportiva Carnovali.